Dà, da' o da?
Le pillole grammaticali di LES
«Noi diciamo raffinate dissolutezze perché l’ubriachezza che dà un vino generoso è completamente diversa da quella che dà una schifosa bevanda sofisticata; perché insomma, agli occhi d’un osservatore, le dissolutezze hanno sintomi diversi come hanno natura e specie differenti». (da: I MISTERI DI PARIGI, Eugène Sue)
Altro venerdì, altro dubbio grammaticale. Qual è la forma corretta tra dà, da' e da?
Partiamo con il dire che la forma da scegliere tra queste varianti dipende dal contesto e dal significato della locuzione.
Al presente indicativo, la terza persona singolare del verbo dare richiede l'accento, il quale serve per distinguere la terza persona (dà) dalla preposizione (da) che si presenta invece senza accento e senza apostrofi. Vediamo un esempio: «La maestra dà dei compiti agli alunni».
E da' con l'apostrofo? In questo caso assistiamo a un troncamento della seconda persona imperativa del verbo dare. Un esempio: «Da' un bicchiere d'acqua a tuo fratello».
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