Qualcun altro...
Le pillole grammaticali di LES
«Ormai, da quel suo passato vero o ipotetico, lui è escluso; non può fermarsi; deve proseguire fino a un’altra città dove lo aspetta un altro suo passato, o qualcosa che forse era stato un suo possibile futuro e ora è il presente di qualcun altro. I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi».
(da: LE CITTÀ INVISIBILI, Italo Calvino)
Lettori e lettrici, oggi prendiamo in considerazione un altro dubbio della lingua italiana: si scrive qualcun altro o qualcun'altro? Con apostrofo o senza?
La forma grammaticalmente corretta è sempre quella senza apostrofo.
Qual è la ragione?
Secondo la regola, in presenza di un'elisione è necessario l'apostrofo. In questo caso però la parola qualcuno è soggetta a troncamento, ovvero la caduta dell’ultima vocale di una parola che rimane autonoma e viene scritta separata da quella successiva.
Ecco, dunque, il risultato: qualcun altro.
Facciamo un esempio?
"Amo leggere nel tempo libero, qualcun altro preferisce guardare film".
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